Ansia e panico
E’ un fenomeno psicofisiologico che può presentarsi in diversi momenti della vita e non è sempre patologico. Un livello fisiologicamente normale di allarme e attivazione, per un evento inaspettato o atteso, anche piacevole, ha la funzione di consentire uno stato di vigilanza utile a fronteggiare l’evento stesso (una prova, un nuovo incontro, una bella notizia) o a segnalarci un pericolo per la nostra sopravvivenza.
Quando il livello di ansia è molto intenso lo stato di allarme percepito perde la sua funzione adattiva, diviene un malessere importante ostacolando il perseguimento di azioni e obiettivi personali.
Ansia generalizzata
Il Disturbo d’ansia generalizzato è caratterizzato da uno stato di preoccupazione difficilmente controllabile, pervade diversi ambiti della vita e si manifesta per la maggior parte del tempo per almeno 6 mesi. Le preoccupazioni sono accompagnate da almeno 3 dei seguenti sintomi:
-
Tensione muscolare e irritabilità
-
Facile affaticabilità
-
Difficoltà a concentrarsi o vuoti di memoria
-
Alterazione del sonno
-
Sintomi psicosomatici
-
Rimuginazione del pensiero (circoli viziosi di pensieri negativi)
La paura della paura: l'attacco di panico
Il Disturbo di Panico è un disturbo d’ansia che si manifesta con frequenti ed inaspettati attacchi di panico. Il panico è la forma estrema e incontrollata dell’ansia, generalmente irrompe improvvisamente e senza un’apparente ragione. La sensazione di impotenza induce la persona a credere di essere in trappola, in una situazione pericolosa o sotto la minaccia incombente di uno scompenso interno: “sto diventando pazzo”, “sto per morire”, “sto per perdere il controllo”, ecc… Nel panico è possibile avvertire un cambiamento nelle percezioni di sé e del mondo esterno (sintomi dissociativi di depersonalizzazione e di derealizzazione), sintomi fisici: tachicardia, sudorazione, tremori o scosse, sensazioni di asfissia o soffocamento, dolore o oppressione al petto, sensazioni di sbandamento o di svenimento, torpore, formicolio, brividi di freddo o vampate di calore.
“La prima volta che ho avuto un attacco di panico ho pensato che mi stesse accadendo qualcosa di veramente grave e sono corso al Pronto Soccorso”.
Fobie
Soffrire di una fobia significa avere una paura irrazionale verso oggetti, animali, situazioni specifiche. Chi ne soffre sa bene che si tratta di una paura immotivata tuttavia non riesce a gestirla. Esistono poi fobie più generalizzabili, come la Fobia Sociale che riguarda la paura intensa di esporsi in pubblico, di essere giudicati o valutati negativamente dagli altri.
Ipocondria
Non è una malattia immaginaria, parafrasando Molière, ma è un vero e proprio Disturbo Somatoforme, molto invalidante perché carico di ansie acute e persistenti. L’ipocondria deve essere affrontata e curata il prima possibile perché è un disturbo che tende a cronicizzarsi e a diventare invasivo, deteriorando la qualità di vita della persona e le relazioni interpersonali. Il disturbo si manifesta con un’intensa preoccupazione legata alla paura o alla convinzione di avere una malattia grave, convinzione basata sull’erronea valutazione dei sintomi somatici.
Tale paura porta la persona a continui controlli e indagini cliniche che non risultano mai essere rassicuranti e soddisfacenti anche se negativi. Il bisogno di conferme di non avere una malattia o di non contrarre una malattia è esasperato, e il moltiplicarsi delle indagini e pareri medici spesso accresce ulteriormente l’ansia perché confonde il quadro clinico e alimenta nella psiche del soggetto nuovi dubbi di possibili malattie. Innescando così circoli viziosi.