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SEMINARIO PSICOEDUCAZIONALE PRESSO LA SEDE DIDATTICA DI

EUREKACADEMY ROMA

A cura di Paola Foggetti

Replica sabato 28 gennaio 2022

www.eurekacademy.it

Alla nascita non abbiamo ancora una mente e, tuttavia, il cervello umano non è una tabula rasa, come si pensava un tempo. Il cervello del neonato ha già elaborato, anche se grossolanamente, ed immagazzinato sotto forma di «memorie sensoriali», molte «esperienze» durante la vita intrauterina.

Il cervello del neonato inizia, quindi, ad elaborare le memorie prenatali e quelle che vengono a formarsi, comincia così a formare una «mente».

Tutto passa e inizia attraverso il corpo: sensazioni e percezioni sono i primi processi di conoscenza di se stessi e del mondo. La conoscenza del proprio corpo e del mondo avviene attraverso le relazioni.

Secondo un approccio neurobiologico multidimensionale del comportamento umano, la mente, quale funzione regolatoria dell’intero organismo, emerge dalla relazione tra il corpo e l’ambiente.

La Teoria dell’Attaccamento, letta da una prospettiva integrata, getta le basi della funzione regolatoria del comportamento e della cognizione umana. In questa direzione l’Infant Research prima, e gli studi neurobiologici dello sviluppo in tempi più recenti, hanno osservato i comportamenti precoci di regolazione interattiva nella diade caregiver-neonato e i modelli di previsione dell’Attaccamento del bambino.

Il seminario oltre a descrivere la Teoria dell'Attaccamento di John Bowlby verrà orientato alla comprensione delle dinamiche relazionali tra caregiver e neonato, quali struttura portante dello sviluppo della personalità, integrando la conoscenza e il contributo delle scienze psicobiologiche (epigenetica), neuropsicologiche e le scienze sociali/ambientali.



foto in copertina: dipinto di Ikuyo Yasuda


  • Immagine del redattore: Paola Foggetti
    Paola Foggetti
  • 30 giu 2019
  • Tempo di lettura: 1 min

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Quando il cuore va in pezzi: abbandono, tradimento, separazione affettiva, perdita ... è un lutto simbolico ma non molto diverso da quello reale. In tutte queste situazioni perdiamo parte di noi stessi, lo sgomento, la rabbia e il sentirsi smarriti prendono il sopravvento.


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La disperazione, il senso profondo di solitudine può interrompere la propria vita. Ricordi del passato invadono la mente e scandiscono il trascorrere dei giorni. Le ore passano rimuginando su come sia potuto accadere o sul perché sia accaduto proprio a noi. ...


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L'errore che spesso si compie è di chiudersi in se stessi, nella sofferenza, sentendoci inconsolabili...


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Tante domande cercano risposte ed è importante poter riflettere, trovare lo spazio emotivo per comprendere. Se necessario anche chiedendo aiuto, l'importante è di adottare comportamenti protettivi, nel rispetto di se stessi, pensando che abbiamo dei tempi di elaborazione variabili per ritrovare la motivazione - senza giudizi o pregiudizi - a riprendere in mano la propria vita.


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Si aprono nuovi scenari di consapevolezza di sé, di opportunità, di crescita personale. Ognuno di noi può scorpire la chiave giusta per suonare la propria musica...

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I meravigliosi disegni

sono a cura del volume "Berenice"

di Ferruccio Lucini e Vanni Scheiwiller

Arte Grafica A. Lucini e C. di Milano

in 1000 esemplari numerati il 15 settembre 1965

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