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  • Immagine del redattore: Paola Foggetti
    Paola Foggetti
  • 6 ott 2024
  • Tempo di lettura: 1 min

Aggiornamento: 22 ott 2024


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SABATO 19 OTTOBRE

- Eurekacademy Roma -

Paola Foggetti


In questo seminario esploriamo insieme i processi dell'ascolto e della comunicazione intesi come funzioni armoniche.

Comunicare e ascoltare sono due processi complessi e complementari, ma possono avere scopi diversi e collocarsi, sia l'uno che l'altro, in primo o in secondo piano a seconda dei contesti relazionali.

Ci orientiamo seguendo i principi fondamentali della Mindfulness e di alcuni modelli di psicoterapia della terza ondata, al fine di far emergere i propri valori individuali in piena consapevolezza.

La vita è relazione e relazione è vita, e ogni contesto relazionale è rappresentato da un'azione a livello centrale e nel corpo.

Andremo quindi a delineare le basi neuro-psico-fisiologiche della comunicazione e dell'ascolto consapevole.

La cura delle parole e la scelta delle azioni consapevoli delineano l'esperienza comunicativa, mentre sapersi ascoltare e ascoltare l'altro, mettendo il sé sullo sfondo, rappresentano il contesto relazionale partecipato e interattivo di tutto il seminario.

I partecipanti sono invitati a partecipare attivamente e a fare pratica meditativa.

Uno spazio viene dedicato alla visione/ascolto di un frammento di un film con role-playning.

Buona partecipazione a tutti


Prenotazioni :




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Articolo pubblicato in questi giorni su Biomedicines e di libero accesso (vedi link in fondo alla pagina).

L'Articolo presenta un modello patofisiologico integrato e traslazionale, con riferimenti importanti: al tipo di attaccamento sviluppato in età infantile nei pazienti sofferenti di fibromialgia e con dolore cronico, al potenziale ruolo delle fibre C-tattili e della disfunzione del sistema ossitocinergico nella fisiologia della sindrome fibromialgica e di altre sindromi da sensibilità centrale.

L'obiettivo principale è di approfondire i meccanismi fondamentali della fisiopatologia della fibromialgia concettualizzata come sindrome di intolleranza allo stress e utilizzando il modello biopsicosociale delle sindromi dolorose croniche.


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SABATO 15 GIUGNO

EUREKACADEMY

Paola Foggetti

Il tempo non cura tutte le ferite, talvolta le nasconde soltanto e quelle ferite tracciano la nostra vita come un’epidemia nascosta (Lanius et al., 2010). Le conoscenze scientifiche sull’incidenza e la prevalenza dei disturbi trauma correlati in età adulta e delle esperienze traumatiche durante l’età dello sviluppo, sulle loro conseguenze psicopatologiche e sulla salute dell’intero organismo, sono cresciute esponenzialmente negli ultimi vent’anni. 

Quattordici anni fa usciva in Italia lo straordinario volume di Ruth A. Lanius e colleghi, opera di review che ancora oggi possiamo ritenere la piu completa nell'ambito della psicotraumatologia: “L’impatto del trauma infantile sulla salute e sulla malattia”.  Ma la ricerca scientifica da allora è andata avanti continuando a confermare quei dati epidemiologici e a mettere ancor più in evidenza l’incidenza, la prevalenza e la complessa morbilità dei disturbi trauma correlati e cumulativi, che insorgendo in età infantile possono avere un impatto patologico multisistemico, a vari livelli di gravità, su tutto l’organismo.

Nel seminario presenteremo altre chiavi importanti che ampliano la conoscenza eziopatogenetica dei disturbi traumatici complessi che fanno riferimento alle numerose ricerche nel campo dell’epigenetica pre e post natale. 

In questa direzione intra e inter-sistemica verranno affrontati gli argomenti trattati. In questo ambito assumiamo come paradigma scientifico di riferimento la psico-neuro-endocrino-immunologia (PNEI), il quale studia le complesse relazioni bidirezionali tra la psiche e i sistemi biologici. Particolare attenzione verrà data ai network psicobiologici che interagiscono e sono influenzati dai contesti sociali, ambientali e culturali. L’essere umano viene quindi concepito e studiato come un organismo dinamicamente integrato con il proprio ambiente di vita. 

Un fattore importante capace di influenzare profondamente i network PNEI è lo stress, condizioni di stress cronico possono avere effetti disfunzionali e maladattativi di lunga durata, con deviazioni dei livelli di operatività dei diversi sistemi biologici (nervoso, immunitario, endocrino e metabolico) e conseguenze patologiche su vari organi e apparati (McEwen, 2017). 

Prenderemo in esame situazioni cliniche di stress ripetuti e abnormi in età adulta. Presenteremo I traumi cumulativi in ottica PNEI e gli interventi terapeutici in età adulta uno studio osservazionale di 30 pazienti ambulatoriali, con diagnosi di PTSD-complex in comorbilità con altri disturbi in Asse I e II, dello spettro traumatico e dissociativo, disturbi dell’umore e Malattie Autoimmuni.

Quando parliamo di disturbi trauma correlati non possiamo riferirci solo al Disturbo da Stress Post Traumatico (PTSD, DSM-5), ma a una serie di sindromi e malattie di importante complessità diagnostica. 

Infine si rifletterà sui modelli di intervento accreditati dalle più importanti linee guida internazionali.


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